Il Cielo degli antichi
Il cielo ha sempre affascinato l’uomo, sin dall’alba dei tempi. Gli antichi popoli, privi della tecnologia moderna, osservavano il cielo notturno come una mappa, piena di misteri e segnali divini. L’astronomia degli antichi non era solo una scienza, ma anche uno strumento sacro e culturale. I Sumeri tracciavano il moto degli astri, mentre gli Egizi allineavano le loro piramidi con le stelle, legando il cielo al culto dei loro dei. I Maya, con i loro complessi calendari, studiavano i cicli planetari per predire eventi naturali e religiosi. I Greci, influenzati dai Babilonesi, svilupparono modelli matematici per spiegare i movimenti celesti, gettando le basi dell’astronomia moderna.
Nella conferenza sul “Cielo degli antichi”, esploreremo come diverse civiltà interpretavano il cosmo. Il cielo non era solo un luogo fisico, ma una guida spirituale e pratica, utilizzata per navigare, piantare e comprendere il mondo. Le loro osservazioni hanno contribuito alla nascita delle scienze astronomiche, ma erano anche intrecciate con miti e leggende, dimostrando quanto fosse profondo il legame tra uomo e universo.
“Il cielo degli antichi”, sarà il tema della conferenza tenuta dal nostro socio Gianluigi, che si terrà presso la Biblioteca dei Ragazzi, sede dell’AVDA, mercoledì 16 ottobre 2024 alle ore 21.15.
L’incontro è gratuito ed aperto a tutti, ti aspettiamo!
Programma attività da ottobre ’24 al luglio ’25.
Video della conferenza:
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